Perché il ritratto figurativo è la forma di Arte più evoluta?

Uncategorized Aug 06, 2021
 

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Se sono riusciti a convincerti che il ritratto figurativo, realizzato con pittura, scultura o disegno, sia una forma d’Arte secondaria e di minor valore rispetto ad altre, allora sappi che stai rinunciando a conoscere meglio quella che da millenni è la quintessenza della creatività degli esseri umani.

E dopo aver letto questo articolo conciso, ma immediatamente chiarificatore, sarai in grado di capire il perché questa affermazione rispecchi la più pura verità.

Autoritratto giovanile di Rembrandt 

Ci sono almeno tre macroscopici indicatori perché una opera d’Arte ritrattistica vada considerata una vetta di creatività, eccoli di seguito in ordine di importanza crescente:

  • 1) Tecnica
  • 2) Espressione
  • 3) Coscienza

Tecnica - Padronanza degli strumenti di raffigurazione

Solo un artista completo, che domina le tecniche artistiche tanto da saper rappresentare qualsiasi forma che appare davanti ai suoi sensi, può raggiungere risultati notevoli nel ritratto. Per gli artisti che hanno dimestichezza unicamente con una tecnica, un tema, un tipo di soggetto, realizzare un ritratto riuscito rischia di essere un compito inavvicinabile. Ad aggravare questo rischio c’è il fatto che anche un profano, e non solo un esperto d’Arte, può riconoscere agevolmente un ritratto riuscito da uno non riuscito.

Dettaglio dell'opera "Las Meninas" di Diego Velasquez 

Espressione - Capacità di cogliere interiorità, psicologia e profondità del soggetto

Solo un artista dotato di qualità umane, capacità di indagine psicologica, e abilità nel restituire artisticamente l’anima del soggetto che ritrae, può andare oltre la semplice somiglianza letterale, per fare emergere dall’opera d’Arte aspetti metafisici che possano interessare qualunque spettatore, fare emergere emozioni, stimolare l'immedesimazione in chi si mette in relazione con l'opera.

Coscienza - Visione del contesto spazio-tempo più ampio dove il ritratto è inserito

Solo un artista dotato di cultura, visione e indipendenza di giudizio può andare oltre i limiti di tecnica ed espressività per fare in modo che l’opera di ritratto trasmetta quell’universalità che la rende senza tempo, trasformandola in una lezione di vita per chiunque la osservi. Facendo sì che dal ritratto traspaia la cultura da cui ha preso origine, la civiltà di cui è un tassello di  mosaico, e in uno scenario più vasto il condensato di tutto quanto nell’universo si può rispecchiare nell’essere umano vivente.

Da questo punto di vista, rispetto ai tre indicatori principali sopra descritti, lo stile ed il linguaggio impiegati nel realizzare il ritratto figurativo (per es. realista, neoclassico, liberty) sono aspetti secondari, del tutto accidentali, che riferiscono unicamente  l’opera ad un’epoca e ad una fase della coscienza collettiva e non meritano più che un commento a margine.

Ritratto a disegno di Pietro Annigoni 

La maggior parte di chi si interessa di Arte solo prestando fede alle ovvietà narrate dai mass media, non percepisce il ritratto artistico come l’eccellenza assoluta per le ragioni che vengono qui considerate.

Eppure semplicemente riflettendo senza preconcetti, la conclusione a cui giungerà pensando con la propria testa sarà in linea con queste righe.

Ecco perché - strano, ma vero - dopo millenni e milioni di opere di ritratto realizzate in ogni tempo e luogo del mondo, questa espressione artistica è in realtà solo agli inizi, e le possibilità entusiasmanti che essa offre sono ancora del tutto inesplorate.

E tu, che hai appena letto questi semplici ma decisivi concetti, sei tra i primi fortunati a comprendere la portata di un simile cambio di prospettiva.

Busto marmoreo di uomo, Roma I Sec A. C.

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